Cosmogonia celtica

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  1. shadoo
     
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    I NOSTRI ANTENATI CELTI CI RICORDANO CHE INVECE DI RICERCARE LA CRESCITA ECONOMICA DOVREMMO RICERCARE LA CRESCITA SPIRITUALE



    Per comprendere la creazione del mondo i cristiani fanno riferimento alla Genesi.Per i celti l'universo non aveva ne inizio ne fine,nessuna narrazione strutturata spiegava la sua creazione

    per i nostri antenati la creazione avveniva in ogni istante e ogni giorno era un INIZIO.I druidi erano consapevoli che il tempo e lo spazio fossero illusori e che non potessero che essere relativi perchè solo dio è assoluto.Invece di spiegare concretamente la genesi del mondo i principali miti celtici esprimevano la congiunzione tra lo spirito,la forza creativa attiva maschile e la materia,la forza passiva femminile

    Uno di questi miti è quello dell'uovo di serpente alla ricerca del quale i druidi partivano per mare.Gli storici studiosi dei celti vedono in quest'uovo solo un talismano,un oggetto materiale.
    Ma come ha spiegato il grande specialista YANN BREKILIEN "si tratta piuttosto di una ricerca finalizzata a conoscere la struttura della sostanza di cui il nostro universo è composto"
    L'uovo è il prodotto della vita ed esso stesso produce la vita.
    Questa contraddizione traduce il mistero dell'esistenza,una conoscenza che i druidi volevano acquisire.

    Ma perchè proprio un uovo di serpente marino?
    Affinchè dall'uovo nasca la vita,questo frutto del grembo materno deve essere fecondato dal principio maschile portatore di energia vitale.Poichè il serpente deve essere esso stesso uscito da un uovo,non si riesce a trovare l'inizio.
    Ecco perchè il serpente del mare ,l'elemento primordiale.Nell'acqua la vita è presente senza bisogno di esservi indotta e il serpente marino non ha dunque bisogno di provenire dall'uovo.Questo mito ci induce a riflettere sull'importanza dell'acqua,fonte di ogni forma di vita sulla terra e senza la quale non potremmo esistere.


    IL SENSO DELLA VITA

    Attraverso i miti dei celti scopriamo con stupore il senso che davano alla vita.Per loro la vita non era piegata al flusso del tempo come nella visione dei greci e dei latini.Era piuttosto una lunga ricerca durante la quale le avventure dell'uomo,le sue prove le sue imprese le sue gioie e le sue sofferenze gli permettevano di evolversi di elevare il suo grado di coscienza

    La morte oggi oramai temuta dalla maggior parte degli uomini,non era per i celti che una tappa come un altra,una nuova esperienza sulla strada verso la fonte.
    La morte non aveva importanza se non come ultima tappa da percorrere prima di accedere alla condizione autentica e definitiva di essere eterno.

    La romanizzazione ci ha fatto perdere questa visione positiva della morte.La piangiamo incerti sulla possibilità di avere diritto ad una vita eterna.Per i druidi l'essere che non era schiavo del tempo non aveva un inizio e dunque nemmeno una fine,ecco perchè in numerose leggende gli eroi nascono diverse volte.La morte non è la fine della vita ma un cambiamento di condizione.Icelti non la temevano e non ne erano addolorati.

    Nei miti celti la morte ci apre le porte del MONDO BIANCO,un cerchio di esistenza al di fuori del tempo e dello spazio.Là l'essre viveva una nuova vita,pura,sacra,circondato da meli,che offrivano il frutto d'oro che dona l'immortalità,e bevendo un vino squisito nella felicità assoluta.
    Questa descizioni allegoriche non dovevano essere prese alla lettera ma servivano piuttosto a evocare in noi l'immagine di un luogo dove essere era finalmente in presenza del Perfetto e dell'Infinito,intraducibili nel linguaggio umano.

    tratto da L'INIZIAZIONE rivista di esoterismo spiritualità ecc
     
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  2. -SpiRito-
     
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    CITAZIONE
    La morte non aveva importanza se non come ultima tappa da percorrere prima di accedere alla condizione autentica e definitiva di essere eterno.

    questo succede nelle società in cui il valore assoluto della vita è dato dalla spiritualità e non dalla materialità,ad esempio

    quando invece si da importanza al corpo,alla presenza fisica piuttosto che alla parte spirituale di ognuno di noi,succede che la morte rappresenta una fine,piuttosto che un inizio...ed ecco che allora la temiamo....


     
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1 replies since 30/7/2009, 17:41   872 views
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