L'uomo selvatico

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  1. †FOREST IS MY THRONE†
     
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    Uomo selvatico


    L'Uomo selvatico è un essere umano leggendario presente in molte tradizioni popolari italiane, soprattutto alpine e appenniniche, dove assume nomi diversi a seconda della lingua locale:

    Homo salvadego in valtellinese, Sarvanot nella zona di Cuneo, in diverse zone del Canavese è l’Om salvaij, Om salvàrech in bellunese, Omo salvatico in lucchese, Om pelos in trentino, Ommo sarvadzo in valdostano, Urciat nel dialetto della Valchiusella.

    Le storie che riguardano questo essere, comunemente descritto come irsuto e con capelli e barba lunghi, si tramandano da tempo immemore nella tradizione orale.

    « È sostanzialmente un comune mortale che vive al di fuori del consesso umano preferendo i luoghi isolati, la montagna, il bosco. A contatto con la natura ha esaltato al massimo le sue caratteristiche fisiche che gli assicurano la vita: forza, robustezza, fiuto eccezionale per inseguire la preda. È timido, rifugge dal prossimo isolandosi al punto tale da attenuare le sue capacità psichiche fino alla stupidità. Non si lava né si pulisce. Non si rade né si taglia i capelli cosicché questi si fondono raggiungendo le ginocchia. Per questo diventa una figura terrificante esaltata dalla pelle di caprone con cui si ammanta. Un atto gentile lo intenerisce. A volte sente il bisogno di fraternizzare con gli uomini. Allora si ferma insegnando loro i mestieri della malgazione, della lavorazione dei latticini di cui è maestro. »



    Luoghi della leggenda e tradizioni associate:

    Compare ad esempio: in un ciclo di affreschi a Sacco di Cosio Valtellino in Valgerola del 1464, dove la casa che ospita gi affreschi è stata trasformata in un museo; altre raffigurazioni si trovavano sulla porta poschiavina delle mura di Tirano (ora quasi completamente cancellate dal tempo); sul simbolo della Lega delle Dieci Giurisdizioni; sulle guglie del Duomo di Milano; come personaggio nella celebrazione della Giubiana da Canz, che si svolge a Canzo l'ultimo giovedì di gennaio.

    Oltre che essere un personaggio leggendario e un simbolo iconografico diffuso in tutto l'arco alpino, l'uomo selvatico è anche una maschera carnevalesca. La sua funzione è quasi sempre quella di capro espiatorio e personifica il lato oscuro ed incontrollabile della natura alpina.

    Alcune "leggende" lo vedono parente di alcune delle più celebri maschere della commedia dell'arte, come Arlecchino e lo Zanni, ma l'origine della maschera del Selvatico risale a tempi molto più antichi; inoltre, non ha mai subito la trasposizione da figura atavica e inquietante dell'immaginario popolare alpino a maschera teatrale, se non in spettacoli occasionali nei periodi carnevaleschi.

    Nelle valli del Canavese è considerato uomo saggio, conoscitore dei segreti della lavorazione del burro e dell'allevamento degli animali domestici. Resiste a tutto tranne che al vento. Si racconta che fosse tanto vecchio da aver visto la campagna mutare ed evolversi: sette volte la valle è stata prato, sette volte campo, sette volte bosco, quindi abbandonata.

    In Garfagnana l'omo salvatico vive nelle grotte, fabbricandosi gli utensili da cucina con uno scalpello; inoltre insegna ai pastori come produre burro, formaggio e ricotta e in una storia nota a Pescaglia, Tereglio e Lucignana avrebbe insegnato anche a trasformare il latte in olio se i pastori non lo avessero lasciato andare via. Pare che l'omo salvatico rida quando piove e pianga quando c'è bel tempo: atteggiamento a prima vista incomprensibile, ma che viene spiegato ritenendo che le condizioni atmosferiche del presente sono all'opposto di quelle che seguiranno.

    Un personaggio simile compare nelle Fiabe italiane di Italo Calvino. La fiaba è la n. 51, "Il gobbo Tabagnino" (di origine bolognese). In questo caso particolare, il personaggio ha lo stesso ruolo dell'Orco.

    Selvatico è un termine utilizzato in araldica per indicare un uomo irsuto cinto e coronato di foglie, talora con la clava e con la spoglia ferina sulle spalle.

    Altre tradizioni:

    La figura dell'Uomo Selvatico compare nel folclore di molte nazioni, almeno fin dal medioevo (ma anche la figura di Enkidu, nel mito di Gilgamesh, ha alcune delle sue caratteristiche).

    L'Uomo Selvatico compare nelle fiabe dei fratelli Grimm "L'uomo selvatico" (De wilde Mann) e "L'uomo di ferro" (Der Eisenhans). In particolare, nella fiaba "L'uomo di ferro", l'Uomo Selvatico ha una funzione di Aiutante o di Donatore.

    Qualcuno ha mai sentito parlare di questo essere leggendario, o ne conosce qualche storia? dalle mie parti ce n'è qualcuna su quest'essere, che viene chiamato Urciàt.
    secondo voi può essere accostabile ai Silvani o Sileni della mitologia grecoromana?
     
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  2. Othila
     
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    Non conoscevo questa leggenda. :)
     
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  3. -SpiRito-
     
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    Anche io non conoscevo questa leggenda,mi ricorda l'uomo Verde della tradizione celtica,il re Agrifoglio,insomma,un uomo che vive in Natura e che talvolta la incarna anche..
     
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  4. Black.Cat
     
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    Io lo conoscevo perchè dalle mie parti (in Valtellina) c'è il museo dedicato all'"Homo salvadego".
    Ho trovato questa raffigurazione:
    vegia2

    Più che all'uomo verde, l'homo salvadego è a metà tra l'uomo e la bestia.

    Se vi può interessare vi riporto alcuni siti che ho trovato:

    www.vallidelbitto.it/vegia-gosa.html
    sito del museo: www.waltellina.com/musei/homoselvadego/index.htm
     
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    CITAZIONE (Black.Cat @ 30/8/2011, 16:14) 
    Io lo conoscevo perchè dalle mie parti (in Valtellina) c'è il museo dedicato all'"Homo salvadego".
    Ho trovato questa raffigurazione:
    (IMG:www.vallidelbitto.it/grafica/vegia2.jpg)

    Più che all'uomo verde, l'homo salvadego è a metà tra l'uomo e la bestia.

    Se vi può interessare vi riporto alcuni siti che ho trovato:

    www.vallidelbitto.it/vegia-gosa.html
    sito del museo: www.waltellina.com/musei/homoselvadego/index.htm

    Molto interessante... quella raffigurazione l'avevo già vista. molto bella!
    poi mi sembra che ce n'è una molto simile anche in valle d'aosta.
     
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    Bel mito, ma in fondo la parte "selvaggia" dell'uomo è racchiusa in tutti noi, e pur di purificarci da questo, pur di diventare degli esseri "perfetti", creiamo una figura che raccoglie tutta la natura selvatica dell'uomo e ne inventiamo una leggenda. E' un processo culturale che si sviluppa spessissimo nella storia dell'uomo e sempre allo stesso modo...poi per mantenere viva la leggenda bastava vedere un brigante vestito di stracci per i boschi (e non ce n'erano pochi tempo fa). =) Comunque anche questo fa parte della nostra storia e ci deve insegnare che l'uomo non è una creatura dalle bianche vesti, ma un equilibrio delicatissimo di forze devastanti.
     
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    CITAZIONE (Schuri Kan @ 2/9/2011, 09:29) 
    Bel mito, ma in fondo la parte "selvaggia" dell'uomo è racchiusa in tutti noi, e pur di purificarci da questo, pur di diventare degli esseri "perfetti", creiamo una figura che raccoglie tutta la natura selvatica dell'uomo e ne inventiamo una leggenda. E' un processo culturale che si sviluppa spessissimo nella storia dell'uomo e sempre allo stesso modo...poi per mantenere viva la leggenda bastava vedere un brigante vestito di stracci per i boschi (e non ce n'erano pochi tempo fa). =) Comunque anche questo fa parte della nostra storia e ci deve insegnare che l'uomo non è una creatura dalle bianche vesti, ma un equilibrio delicatissimo di forze devastanti.

    Condivido appieno!
     
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  8. -SpiRito-
     
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    Ma dai,c'è un museo su questa figura?davvero interessante,deve essere una essere davvero folkloristico per quelle zone..avevo sentito che molte delle leggende sugli uomin selvaggi nascono appunto per spaventare i villaggi dai briganti dei boschi che spesso per mimetizzarsi nella foresta utilizzavano pelli di animali e fogliame diventando cosi l'incarnazione dell'uomo selvatico :)
     
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    viva gli uomini che si radono e le loro ammiratrici

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    ora l'uomo selvatico va di moda, ma solo sulla faccia, il corpo invece si vuole depilato: faccia pelosa, corpo liscio :wacko:
     
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    Bella leggenda! Ma sai, mi porta di nuovo all'idea che una persona sia il più interconnessa possibile con gli animali. Mi piacciono molto gli animali e penso che sia necessario maneggiarli nel modo più accurato e corretto possibile, quindi mi siedo su tali siti https://petspro.it/ e cerco di studiare i diversi animali il più possibile, se qualcosa-Scrivi, posso suggerire qualcosa)
     
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9 replies since 4/8/2011, 00:45   418 views
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