Le erbe di Santa Ildegarda

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  1. -SpiRito-
     
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    Trovo molto bello il lavoro che questa monaca ha portato avanti negli anni per la fitoterapia e in più leggendo qualche suo testo di medicina erboristica si vede come già ai tempi (medioevo) aveva introdotto il concetto di terapia olistica dove l'uomo non è equiparato alla sua malattia e la malattia non è un curata per i suoi sintomi ma per le sue cause ^_^ via lascio qui un pezzo di un suo testo che ho trovato on-line ^_^


    Ildegarda conosceva bene la sofferenza, perché la sperimentava su di sé. Il suo desiderio era offrire alle persone
    uno strumento efficace per curarsi, anche da sole. Divulgava i suoi rimedi offrendo a ciascuno la possibilità di
    metterli in pratica, con le giuste precauzioni. A differenza di altri terapeuti medioevali, la monaca benedettina non si pone come unico tramite fra il malato e la possibilità di guarire, ma consente al paziente di avere un ruolo attivo nel perseguire il proprio benessere.

    Ciò che colpisce leggendo gli scritti di Ildegarda è la loro attualità; infatti le proposte di Ildegarda per curare
    alcuni disturbi molto comuni hanno un riscontro attuale. Ecco alcuni esempi.

    Febbre, viene consigliata l’aquilegia che Ildegarda descrive come una pianta di natura fredda, che può contrastare il calore della febbre. Anche oggi si raccomanda l’aquilegia in caso di febbre alta.

    Mal di testa e mal di stomaco, si suggerisce della mentuccia, descrivendola come una pianta di natura temperata che ha in sé il caldo e il freddo che si bilanciano e possono riequilibrare gli umori che causano i disturbi. Oggi è risaputo che la menta è utile contro il mal di testa e di stomaco.

    Nausea, è utile il cumino di calore moderato e secco, che serve ad asciugare l’eccesso di umori responsabili della nausea. Oggi il cumino è ritenuto efficacissimo contro la nausea e i disturbi gastointestinali. La spezia viene utilizzata come rimedio casalingo masticandola al momento dell’insorgenza del disturbo.

    Sangue da naso, Ildegarda consiglia aneto e millefoglie che sono piante di natura moderatamente calda e secca qualità utili per asciugare le perdite di sangue e per ristabilire la corretta circolazione. Anche oggi, in erboristeria aneto e millefogli sono utilissimi contro l’epistassi (sangue da naso).

    Tosse e raffreddore: contro questi malanni della stagione fredda la monaca consigliava già nel Medioevo il tanaceto,pianta di natura calda e umida che aiuta a fluidificare il muco e a riscaldare per combattere il raffreddamento.
    Anche nel ventunesimo secolo il tanaceto è indicato negli stati di raffreddamento.

     
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  2. Riham
     
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    La curiosità a saperne di più su questa monaca mi ha spinta a cercare altro e mi sono davvero stupita di apprendere che un personaggio come Ildegarda sia sconosciuto ai più... peraltro ho letto che fu scrittrice, musicista, cosmologa, artista, drammaturga, guaritrice, linguista, naturalista, filosofa, poetessa, consigliera politica, profetessa e compositrice.
    Inoltre analizzò tutte le caratteristiche e proprietà dei vari minerali, intuendo per prima la capacità di rifrazione della luce del rubino: partendo da lei infatti si è giunti alla scoperta del laser.

    Tutto il sapere medico e botanico venne raccolto in sue due principali opere: "Physica" ("Storia naturale o Libro delle medicine semplici")e "Causae et curae" ("Libro delle cause e dei rimedi o Libro delle medicine
    composte").
    La Physica descrive le virtù terapeutiche vegetali, animali e minerali, mentre in Causae et Curae Ildegarda spiega la causa e il trattamento delle malattie.

    Poi tornando ai suoi metodi curativi ho trovato anche questo:
    -Elisir di tanaceto: "Coloro che hanno difficoltà a urinare, senza che l’ostacolo sia un calcolo deve bere spesso elisir di tanaceto per liberarsi di nuovo."(Santa Ildegarda di Bingen). Secondo quanto riportato negli scritti della santa (Physica, in Patrologia Latina, vol. 197), questo elisir naturale può svolgere un ruolo importante nel rafforzamento della vescica e della prostata.

    -L'ortica: depurativa, diuretica, antinfiammatoria, ricostituente, rimineralizzante, è utile per curare numerose malattie, sia acute che croniche. L’ortica è efficace in caso di stati anemici, disturbi dei reni e della vescica, ipertrofia prostatica, malattie reumatiche, artrite e artrosi, dermatiti ecc.
    «Chi si trova a essere smemorato contro la propria volontà prenda delle ortiche, ne sprema il succo e gli aggiunga un po’ d’olio d’oliva, e quando va a dormire lo usi per ungersi il petto e le tempie, lo faccia ripetutamente e vedrà che la smemoratezza si ridurrà.» In effetti secondo la monaca l'olio ricavato dal succo d'ortica aiuta contro la debolezza di memoria.

     
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  3. -SpiRito-
     
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    grazie per le info in piu!!!Santa ildegarda è stata una delle poche "sciamane" cattoliche...era lei stessa che osservava e sperimentava le proprietà delle piante in base all'uso che ne facevano gli animali..proprio come gli sciamani ^_^
     
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  4. Riham
     
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    E già! Strano che non l'abbiano messa al rogo :P
     
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3 replies since 26/5/2010, 10:11   1744 views
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